Molti animali e soprattutto insetti, come le
api, possono vedere i colori ultravioletti
spesso visibili, ma solo per loro, in molti
fiori. Il sole emette luce ultravioletta (UV)
nelle tre bande, A,B,C. Ma questi ultimi due
arrivano sulla terra assorbiti dall’atmosfera in
una minima arte del 2 o 3 per cento.
I raggi UV-B sono ritenuti responsabili di
tumori della pelle, come il melanoma. I raggi
UVA sono i meno dannosi e vengono anzi
utilizzati nella elioterapia, in quanto inducono
la produzione di vitamina D, ma richiedono
comunque diversi tipi di difesa dall’
irradiazione sia per la pelle che per gli occhi.
Per quanto riguarda l’epidermide, come difesa
contro la luce ultravioletta, il nostro corpo,
anche dopo una breve esposizione, rilascia
melanina, un pigmento scuro in quantità diverse
secondo il tipo di pelle.
Per i nostri occhi, invece, occorre una
protezione adeguata per l’epitelio centrale ed i
mezzi diottrici oculari, come il cristallino e
la retina attraverso l’uso di lenti protettive.
Materiali vetrosi od in resina, consentono un
assorbimento nello spettro dei 330 nm e, con
adeguate colorazione, la trasmissione degli UV
viene bloccata fino al valore massimo di 400nm.
In modo da poter evitare l’ “uvite” patologia di
grande attualità e “politicamente corretta”… |